Necropoli di ANGHELU RUJU
Alghero. Località Li Piani.
La necropoli è uno dei più importanti raggruppamenti di domus de janas (case delle fate) che complessivamente sono 38. L'area archeologica riserva sorprese per la sua astensione è ubicata a 8 chilometri da Alghero. In tutta la Sardegna queste tombe sono presenti in circa 3.500 esemplari tuttavia l'Università di Sassari dopo rilievi Tomografici (ERT) e con speciali Radar (GPR) non esclude possano esserci altre tombe non ancora ritrovate e questa possibilità viene confermata dal Dipartimenti di Scienze della Natura e del Territorio. Purtroppo i lavori agrari nel tempo inconsapevolmente hanno danneggiato le tracce presenti sul terreno. Il primo ritrovamento, la -Tomba I- risale al 1903 e con i primi scavi 10 ipogei vennero trovati nell'arenaria calcarea che nel corso del tempo veniva inconsapevolmente estratta per opere edili. Sul libretto dell'Editore Carlo Delfino curato da Luisanna Usai, è accuratamente descritta l'intera storia dei ritrovamenti nel corso degli anni, per chi volesse approfondire consigliamo di consultare il libro. E' interessante sapere che le domus de janas ritrovate sono state scavale nella roccia con strumenti in pietra: picconi, scalpelli ed altre tipologie di utensili che alla fine del lavoro venivano lasciate negli ipogei alcuni dei quali presentano false porte e protomi con corna taurine di elevato valore simbolico. Alcuni ritrovamenti risalgono al 3200-2800 a.C., nelle tombe sono state trovate statuine in marmo e calcare cha fanno pensare vagamente alla sculture cicladiche, tanto che viene spontaneo pensare se in qualche modo ci siano stati intrecci culturali fra i popoli del Mediterraneo.
Il libro Sardegna Archeologica. La necropoli di Anghelu Ruju con in copertina l'interno della tomba XXVIII. Foto di Nicola Castangia
29 Agosto 2025
Design-Art-Trends
[Arte da non dimenticare]
Alghero. Località Li Piani.
La necropoli è uno dei più importanti raggruppamenti di domus de janas (case delle fate) che complessivamente sono 38. L'area archeologica riserva sorprese per la sua astensione è ubicata a 8 chilometri da Alghero. In tutta la Sardegna queste tombe sono presenti in circa 3.500 esemplari tuttavia l'Università di Sassari dopo rilievi Tomografici (ERT) e con speciali Radar (GPR) non esclude possano esserci altre tombe non ancora ritrovate e questa possibilità viene confermata dal Dipartimenti di Scienze della Natura e del Territorio. Purtroppo i lavori agrari nel tempo inconsapevolmente hanno danneggiato le tracce presenti sul terreno. Il primo ritrovamento, la -Tomba I- risale al 1903 e con i primi scavi 10 ipogei vennero trovati nell'arenaria calcarea che nel corso del tempo veniva inconsapevolmente estratta per opere edili. Sul libretto dell'Editore Carlo Delfino curato da Luisanna Usai, è accuratamente descritta l'intera storia dei ritrovamenti nel corso degli anni, per chi volesse approfondire consigliamo di consultare il libro. E' interessante sapere che le domus de janas ritrovate sono state scavale nella roccia con strumenti in pietra: picconi, scalpelli ed altre tipologie di utensili che alla fine del lavoro venivano lasciate negli ipogei alcuni dei quali presentano false porte e protomi con corna taurine di elevato valore simbolico. Alcuni ritrovamenti risalgono al 3200-2800 a.C., nelle tombe sono state trovate statuine in marmo e calcare cha fanno pensare vagamente alla sculture cicladiche, tanto che viene spontaneo pensare se in qualche modo ci siano stati intrecci culturali fra i popoli del Mediterraneo.
Il libro Sardegna Archeologica. La necropoli di Anghelu Ruju con in copertina l'interno della tomba XXVIII. Foto di Nicola Castangia
29 Agosto 2025
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