Rotonda di San Lorenzo. Mantova
Architettura dimenticata per secoli.
Un accurato disegno in pianta della rotonda di San Lorenzo a Mantova, opera risalente al 1078, rimasta dimenticata dal 1579 e riscoperta nei primi del Novecento. Questo che segue è un riassunto della sua storia.
Edificata 1,50 metri sotto il livello di Piazza delle Erbe di Mantova, tra il 1078 e il 1083, per volere di Matilde di Canossa, utilizzando materiale di recupero da un tempio romano del IV secolo. La rotonda fu realizzata in stile romanico ed ha la rara prerogativa di avere il colonnato interno a struttura decagonale che denota una influenza orientale del vicino oriente. Nel corso dei secoli subì diverse trasformazioni, fino alla chiusura al culto nel 1579, per ordine di Guglielmo Gonzaga. La rotonda venne poi inglobata da costruzioni successive e utilizzata come magazzino; la copertura crollò e rimase abbandonata fino ai primi anni del Novecento.
Espropriata nel 1908 per la demolizione dell'area circostante, venne riscoperta l'architettura originaria della rotonda di San Lorenzo, rimasta completamente nascosta e dimenticata per secoli.
La cupola venne costruita, prendendo come riferimento quella della rotonda di San Tomè ad Almenno. La galleria superiore conserva parte degli affreschi di pittura romanico-lombarda di scuola bizantina, risalenti agli XI-XII secoli. Nel 1926 la rotonda fu affidata alla Fraternita Domenicana, che si occupò del restauro, e venne riaperta al culto. Solo nel 1940 fu realizzata la grande scalinata di accesso.
2024 - A cura di Design-Art-Trends. Arte da non dimenticare.
Architettura dimenticata per secoli.
Un accurato disegno in pianta della rotonda di San Lorenzo a Mantova, opera risalente al 1078, rimasta dimenticata dal 1579 e riscoperta nei primi del Novecento. Questo che segue è un riassunto della sua storia.
Edificata 1,50 metri sotto il livello di Piazza delle Erbe di Mantova, tra il 1078 e il 1083, per volere di Matilde di Canossa, utilizzando materiale di recupero da un tempio romano del IV secolo. La rotonda fu realizzata in stile romanico ed ha la rara prerogativa di avere il colonnato interno a struttura decagonale che denota una influenza orientale del vicino oriente. Nel corso dei secoli subì diverse trasformazioni, fino alla chiusura al culto nel 1579, per ordine di Guglielmo Gonzaga. La rotonda venne poi inglobata da costruzioni successive e utilizzata come magazzino; la copertura crollò e rimase abbandonata fino ai primi anni del Novecento.
Espropriata nel 1908 per la demolizione dell'area circostante, venne riscoperta l'architettura originaria della rotonda di San Lorenzo, rimasta completamente nascosta e dimenticata per secoli.
La cupola venne costruita, prendendo come riferimento quella della rotonda di San Tomè ad Almenno. La galleria superiore conserva parte degli affreschi di pittura romanico-lombarda di scuola bizantina, risalenti agli XI-XII secoli. Nel 1926 la rotonda fu affidata alla Fraternita Domenicana, che si occupò del restauro, e venne riaperta al culto. Solo nel 1940 fu realizzata la grande scalinata di accesso.
2024 - A cura di Design-Art-Trends. Arte da non dimenticare.
Rotonda di San Lorenzo Mantova. Foto by Jakub Hałun.pdf |
Rotonda di San Lorenzo, interno. Mantova |
Rotonda di San Lorenzo su disegno decagonale.pdf |