Annali di Santa Margherita Ligure
Dai suoi promordi sino all'anno 1914
Scritto per uso dei Margheritesi colti
dal signor Attilio Regolo Scarsella
Il il libro presenta, attraverso migliaia di testimonianze scritte negli annali storici, come Santa Margherita Ligure sia passata attraverso varie fasi storiche, tra invasioni, dominazioni, rivalità locali e una successiva fioritura turistica.
Volendo riassumere ricordiamo che nel III secolo, fu scoperta un'urna cineraria con un'iscrizione latina, suggerendo la presenza di un insediamento romano in Santa Margherita.
Il borgo abitato principalmente da pescatori, originariamente chiamato Pescino fu devastato nel 641 dal re longobardo Rotari e subì numerose incursioni saracene fino al X secolo. Nel Medioevo, Santa Margherita divenne feudo della famiglia Fieschi e dal 1229 fu sottomessa alla Repubblica di Genova. Il territorio, parte della podesteria di Rapallo, era diviso in due borgate principali: Pescino e Corte, che erano spesso in conflitto. Il borgo subì attacchi da parte della Repubblica di Venezia nel 1432 e da Dragut, un ammiraglio turco, nel 1549.
Nel 1608 Santa Margherita entrò a far parte del capitaneato di Rapallo. Con la dominazione francese di Napoleone, nel 1797 il territorio fu incluso nel dipartimento del Golfo del Tigullio e diviso in due cantoni. Le tensioni tra le borgate continuarono anche sotto il dominio francese, ma nel 1803 Santa Margherita e San Giacomo della Corte furono unite sotto il comune di Porto Napoleone, che però esistette solo fino al 1814, con la caduta di Napoleone. Nel 1818, sotto il Regno di Sardegna, le due borgate furono riunite nel "Comune di Santa Margherita di Rapallo".
Nel XIX secolo, con l'arrivo della ferrovia e la costruzione di nuove strade, la città visse un periodo di espansione turistica, con la costruzione di ville e alberghi che richiamarono specialmente turisti inglesi e tedeschi.
Solo nel 1928 una parte del territorio di Rapallo fu aggregata a Santa Margherita.
Milano, 12 novembre 2024
Dai suoi promordi sino all'anno 1914
Scritto per uso dei Margheritesi colti
dal signor Attilio Regolo Scarsella
Il il libro presenta, attraverso migliaia di testimonianze scritte negli annali storici, come Santa Margherita Ligure sia passata attraverso varie fasi storiche, tra invasioni, dominazioni, rivalità locali e una successiva fioritura turistica.
Volendo riassumere ricordiamo che nel III secolo, fu scoperta un'urna cineraria con un'iscrizione latina, suggerendo la presenza di un insediamento romano in Santa Margherita.
Il borgo abitato principalmente da pescatori, originariamente chiamato Pescino fu devastato nel 641 dal re longobardo Rotari e subì numerose incursioni saracene fino al X secolo. Nel Medioevo, Santa Margherita divenne feudo della famiglia Fieschi e dal 1229 fu sottomessa alla Repubblica di Genova. Il territorio, parte della podesteria di Rapallo, era diviso in due borgate principali: Pescino e Corte, che erano spesso in conflitto. Il borgo subì attacchi da parte della Repubblica di Venezia nel 1432 e da Dragut, un ammiraglio turco, nel 1549.
Nel 1608 Santa Margherita entrò a far parte del capitaneato di Rapallo. Con la dominazione francese di Napoleone, nel 1797 il territorio fu incluso nel dipartimento del Golfo del Tigullio e diviso in due cantoni. Le tensioni tra le borgate continuarono anche sotto il dominio francese, ma nel 1803 Santa Margherita e San Giacomo della Corte furono unite sotto il comune di Porto Napoleone, che però esistette solo fino al 1814, con la caduta di Napoleone. Nel 1818, sotto il Regno di Sardegna, le due borgate furono riunite nel "Comune di Santa Margherita di Rapallo".
Nel XIX secolo, con l'arrivo della ferrovia e la costruzione di nuove strade, la città visse un periodo di espansione turistica, con la costruzione di ville e alberghi che richiamarono specialmente turisti inglesi e tedeschi.
Solo nel 1928 una parte del territorio di Rapallo fu aggregata a Santa Margherita.
Milano, 12 novembre 2024