
Libro manoscritto Sry Lanka
Prima che la stampa tipografica si diffondesse globalmente, ogni civiltà sviluppava propri metodi per conservare e trasmettere il sapere da una generazione all'altra. In India, uno dei principali supporti per la scrittura era costituito dalle foglie di palma, conosciute come tāḷapatra in sanscrito. Questo materiale veniva impiegato fin dai primi secoli dell'era comune per scrivere su una varietà di testi: sacri, filosofici, scientifici e medici, ma anche per registrare eventi storici, genealogie e leggi.
Le foglie di palma venivano scelte per la loro straordinaria durabilità, in quanto, se trattate adeguatamente, potevano resistere per secoli. Su di esse veniva incisa la scrittura con uno stilo, o talvolta dipinta con inchiostro naturale, utilizzando diverse lingue come il sanscrito, il tamil e altre lingue regionali. Una volta completati, i testi venivano legati in volumi e conservati con grande cura, spesso in santuari o biblioteche monastiche.
Nel contesto della tradizione indiana, la scrittura su foglie di palma non si limitava ai testi religiosi, ma si estendeva a un ampio spettro di conoscenze. Tra i manoscritti più noti vi sono quelli dedicati alla medicina tradizionale, come l'Ayurveda, nonché alla matematica, astronomia, geometria e alle pratiche esoteriche e spirituali. Tra i testi più importanti trasmessi su questi supporti ci sono gli smṛti (scritti che ricordano la conoscenza) e i tantra (testi religiosi e filosofici).
Milano, 4 gennaio 2025
Prima che la stampa tipografica si diffondesse globalmente, ogni civiltà sviluppava propri metodi per conservare e trasmettere il sapere da una generazione all'altra. In India, uno dei principali supporti per la scrittura era costituito dalle foglie di palma, conosciute come tāḷapatra in sanscrito. Questo materiale veniva impiegato fin dai primi secoli dell'era comune per scrivere su una varietà di testi: sacri, filosofici, scientifici e medici, ma anche per registrare eventi storici, genealogie e leggi.
Le foglie di palma venivano scelte per la loro straordinaria durabilità, in quanto, se trattate adeguatamente, potevano resistere per secoli. Su di esse veniva incisa la scrittura con uno stilo, o talvolta dipinta con inchiostro naturale, utilizzando diverse lingue come il sanscrito, il tamil e altre lingue regionali. Una volta completati, i testi venivano legati in volumi e conservati con grande cura, spesso in santuari o biblioteche monastiche.
Nel contesto della tradizione indiana, la scrittura su foglie di palma non si limitava ai testi religiosi, ma si estendeva a un ampio spettro di conoscenze. Tra i manoscritti più noti vi sono quelli dedicati alla medicina tradizionale, come l'Ayurveda, nonché alla matematica, astronomia, geometria e alle pratiche esoteriche e spirituali. Tra i testi più importanti trasmessi su questi supporti ci sono gli smṛti (scritti che ricordano la conoscenza) e i tantra (testi religiosi e filosofici).
Milano, 4 gennaio 2025