
LA GRANDE BRERA
Una comunità di arti e scienze
Dopo decenni di attesa, promesse e progetti, la Grande Brera è finalmente realtà: Palazzo Citterio ha riaperto le sue porte e si presenta al pubblico completamente ristrutturato, pronto a diventare uno dei fulcri della nuova Brera ampliata.
Dalla sua inaugurazione ha registrato un’affluenza straordinaria, segno tangibile di quanto fosse sentita questa riapertura non solo dalla comunità milanese, ma anche da un pubblico nazionale e internazionale che da tempo seguiva le vicende del progetto. L’apertura di Palazzo Citterio segna un passaggio storico per la Pinacoteca di Brera, che grazie a questo nuovo spazio può finalmente esporre in modo adeguato le collezioni di arte moderna, da Modigliani a Severini, da Sironi a Martini. Una parte fondamentale del patrimonio della nazione che ora trova la cornice che merita. Tra le novità più apprezzate dai visitatori, anche la suggestiva alternanza tra l’architettura storica e gli interventi contemporanei, frutto di un attento lavoro di restauro e di allestimento.
Il Direttore della Pinacoteca, Angelo Crespi, ha ereditato una sfida complessa e ambiziosa. Insieme al suo team, si è impegnato a rispettare tempi e obiettivi in un progetto che unisce rigore scientifico, sensibilità estetica e visione strategica. Una curiosità: nonostante i tanti anni di attesa – il progetto risale addirittura agli anni '70 – Palazzo Citterio non aveva mai ospitato stabilmente una collezione museale prima d’ora. La sua presenza nel mondo della cultura e dell'arte rappresenta quindi una prima assoluta, attesa e desiderata da studiosi, cittadini e amanti dell’arte. Con la Grande Brera, Milano si conferma capitale culturale in grado di coniugare il peso della tradizione con lo slancio dell’innovazione, offrendo spazi nuovi per un dialogo continuo tra passato e presente.
Maggio 2025
Una comunità di arti e scienze
Dopo decenni di attesa, promesse e progetti, la Grande Brera è finalmente realtà: Palazzo Citterio ha riaperto le sue porte e si presenta al pubblico completamente ristrutturato, pronto a diventare uno dei fulcri della nuova Brera ampliata.
Dalla sua inaugurazione ha registrato un’affluenza straordinaria, segno tangibile di quanto fosse sentita questa riapertura non solo dalla comunità milanese, ma anche da un pubblico nazionale e internazionale che da tempo seguiva le vicende del progetto. L’apertura di Palazzo Citterio segna un passaggio storico per la Pinacoteca di Brera, che grazie a questo nuovo spazio può finalmente esporre in modo adeguato le collezioni di arte moderna, da Modigliani a Severini, da Sironi a Martini. Una parte fondamentale del patrimonio della nazione che ora trova la cornice che merita. Tra le novità più apprezzate dai visitatori, anche la suggestiva alternanza tra l’architettura storica e gli interventi contemporanei, frutto di un attento lavoro di restauro e di allestimento.
Il Direttore della Pinacoteca, Angelo Crespi, ha ereditato una sfida complessa e ambiziosa. Insieme al suo team, si è impegnato a rispettare tempi e obiettivi in un progetto che unisce rigore scientifico, sensibilità estetica e visione strategica. Una curiosità: nonostante i tanti anni di attesa – il progetto risale addirittura agli anni '70 – Palazzo Citterio non aveva mai ospitato stabilmente una collezione museale prima d’ora. La sua presenza nel mondo della cultura e dell'arte rappresenta quindi una prima assoluta, attesa e desiderata da studiosi, cittadini e amanti dell’arte. Con la Grande Brera, Milano si conferma capitale culturale in grado di coniugare il peso della tradizione con lo slancio dell’innovazione, offrendo spazi nuovi per un dialogo continuo tra passato e presente.
Maggio 2025

"Fiumana" di Pellizza da Volpedo.pdf |