MUSEI CIVICI di PAVIA
Castello Visconteo
Il castello costruito da Galeazzo Visconti (1360-1365), è tra i più suggestivi monumenti dell'arte tardogotica italiana. All'interno di questo scrigno medioevale, è ospitata la:
Mostra Multimediale “La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525:
I tempi, i luoghi, gli uomini”
Aperta dal 15 febbraio al 29 dicembre 2025.
La mostra rappresenta un’iniziativa culturale di grande rilievo, volta a commemorare il cinquecentenario di un evento importante nella storia europea. Attraverso un percorso espositivo che unisce tecnologia avanzata e approfondimento storico, l’esposizione offre ai visitatori un’immersione nel contesto della battaglia, evidenziando le dinamiche politiche, militari e sociali dell’epoca.
L’obiettivo principale della mostra è quello di stimolare una riflessione critica sulla natura della guerra e sulle sue conseguenze, sottolineando come le ambizioni egemoniche possano condurre a conflitti devastanti.
Sono state allestite per la mostra una sala immersiva che presenta le figure di Francesco I e del suo contendente Carlo V animati con l'intelligenza artificiale che parlano al pubblico. Una piacevole novità questa che sorprende il visitatore. Al piano superiore con visori 3D si ha una visione panoramica degli schieramenti degli eserciti contendenti. In altra sala la realtà aumentata mostra su alcuni tablet interattivi i particolari delle armi e delle corazze utilizzate dagli eserciti francesi e spagnoli. Nel complessivo la mostra è ben sviluppata, ricca d'innovazione e spiega con grande accuratezza gli episodi della storia che hanno portato alla battaglia.
Un approfondimento:
Contesto e cause
Siamo nel pieno delle Guerre d’Italia (1494–1559): una lunga serie di conflitti combattuti soprattutto nel nostro territorio, tra le grandi potenze europee Francia, Spagna, Impero Asburgico, e Papato, spesso coinvolgendo stati italiani come il Ducato di Milano, Venezia, Firenze e il Regno di Napoli.
Nel 1525, il re di Francia Francesco I tenta di riconquistare il Ducato di Milano, perso pochi anni prima a favore dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo. La città di Pavia, ben fortificata e controllata dagli imperiali, diventa teatro dello scontro. La battaglia si svolge nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 1525 nel Parco Visconteo, appena fuori Pavia. L’esercito francese assedia la città, ma gli imperiali, con un audace attacco notturno e l’aiuto di truppe spagnole, tedesche e italiane colgono i francesi di sorpresa.
Le truppe francesi vengono accerchiate e massacrate: oltre 10.000 morti, fra cui molti nobili e comandanti. Francesco I viene catturato, un evento impensabile: scriverà a sua madre da Madrid la celebre frase: “Tutto è perduto fuorché l’onore”.
Conseguenze geopolitiche
Con la Pace di Madrid (1526), Francesco I è costretto a rinunciare a ogni pretesa sull’Italia, sui Paesi Bassi e sulla Borgogna (anche se non rispetterà poi l’accordo). Il Ducato di Milano passa definitivamente sotto il controllo asburgico, dove rimarrà fino all’arrivo di Napoleone.
Inizia un’epoca in cui l’Italia diventa campo di battaglia e oggetto di spartizione, piuttosto che soggetto attivo della geopolitica.
La Storia ci insegna come la battaglia fu frutto della rivalità personale e dinastica tra Carlo V e Francesco I. La brama di controllo sul centro nevralgico d’Europa, l’Italia, era tanto politica quanto simbolica. L’illusione della gloria: I re e i nobili cercavano la gloria personale, ma il prezzo fu pagato da migliaia di soldati e civili. Le campagne italiane vennero devastate da decenni di guerra.
Dopo la battaglia, il predominio spagnolo si estese e il sistema degli stati italiani entrò in declino. Fu l’inizio di un’egemonia straniera che durerà secoli.
La guerra moderna prende forma: L’uso delle armi da fuoco, i soldati mercenari, i lanzichenecchi, le fortificazioni bastionate segnano il passaggio dalle guerre cavalleresche medievali alla guerra moderna, più crudele e meno eroica.
9 giugno 2025
Design-Art-Trends
Foto e video courtesy Museo Civico di Pavia
Castello Visconteo
Il castello costruito da Galeazzo Visconti (1360-1365), è tra i più suggestivi monumenti dell'arte tardogotica italiana. All'interno di questo scrigno medioevale, è ospitata la:
Mostra Multimediale “La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525:
I tempi, i luoghi, gli uomini”
Aperta dal 15 febbraio al 29 dicembre 2025.
La mostra rappresenta un’iniziativa culturale di grande rilievo, volta a commemorare il cinquecentenario di un evento importante nella storia europea. Attraverso un percorso espositivo che unisce tecnologia avanzata e approfondimento storico, l’esposizione offre ai visitatori un’immersione nel contesto della battaglia, evidenziando le dinamiche politiche, militari e sociali dell’epoca.
L’obiettivo principale della mostra è quello di stimolare una riflessione critica sulla natura della guerra e sulle sue conseguenze, sottolineando come le ambizioni egemoniche possano condurre a conflitti devastanti.
Sono state allestite per la mostra una sala immersiva che presenta le figure di Francesco I e del suo contendente Carlo V animati con l'intelligenza artificiale che parlano al pubblico. Una piacevole novità questa che sorprende il visitatore. Al piano superiore con visori 3D si ha una visione panoramica degli schieramenti degli eserciti contendenti. In altra sala la realtà aumentata mostra su alcuni tablet interattivi i particolari delle armi e delle corazze utilizzate dagli eserciti francesi e spagnoli. Nel complessivo la mostra è ben sviluppata, ricca d'innovazione e spiega con grande accuratezza gli episodi della storia che hanno portato alla battaglia.
Un approfondimento:
Contesto e cause
Siamo nel pieno delle Guerre d’Italia (1494–1559): una lunga serie di conflitti combattuti soprattutto nel nostro territorio, tra le grandi potenze europee Francia, Spagna, Impero Asburgico, e Papato, spesso coinvolgendo stati italiani come il Ducato di Milano, Venezia, Firenze e il Regno di Napoli.
Nel 1525, il re di Francia Francesco I tenta di riconquistare il Ducato di Milano, perso pochi anni prima a favore dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo. La città di Pavia, ben fortificata e controllata dagli imperiali, diventa teatro dello scontro. La battaglia si svolge nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 1525 nel Parco Visconteo, appena fuori Pavia. L’esercito francese assedia la città, ma gli imperiali, con un audace attacco notturno e l’aiuto di truppe spagnole, tedesche e italiane colgono i francesi di sorpresa.
Le truppe francesi vengono accerchiate e massacrate: oltre 10.000 morti, fra cui molti nobili e comandanti. Francesco I viene catturato, un evento impensabile: scriverà a sua madre da Madrid la celebre frase: “Tutto è perduto fuorché l’onore”.
Conseguenze geopolitiche
Con la Pace di Madrid (1526), Francesco I è costretto a rinunciare a ogni pretesa sull’Italia, sui Paesi Bassi e sulla Borgogna (anche se non rispetterà poi l’accordo). Il Ducato di Milano passa definitivamente sotto il controllo asburgico, dove rimarrà fino all’arrivo di Napoleone.
Inizia un’epoca in cui l’Italia diventa campo di battaglia e oggetto di spartizione, piuttosto che soggetto attivo della geopolitica.
La Storia ci insegna come la battaglia fu frutto della rivalità personale e dinastica tra Carlo V e Francesco I. La brama di controllo sul centro nevralgico d’Europa, l’Italia, era tanto politica quanto simbolica. L’illusione della gloria: I re e i nobili cercavano la gloria personale, ma il prezzo fu pagato da migliaia di soldati e civili. Le campagne italiane vennero devastate da decenni di guerra.
Dopo la battaglia, il predominio spagnolo si estese e il sistema degli stati italiani entrò in declino. Fu l’inizio di un’egemonia straniera che durerà secoli.
La guerra moderna prende forma: L’uso delle armi da fuoco, i soldati mercenari, i lanzichenecchi, le fortificazioni bastionate segnano il passaggio dalle guerre cavalleresche medievali alla guerra moderna, più crudele e meno eroica.
9 giugno 2025
Design-Art-Trends
Foto e video courtesy Museo Civico di Pavia