"Bosco verticale" di architetto Stefano Boeri. 2015
L'idea quasi impossibile di Stefano Boeri, il "Bosco verticale" è stata premiata come migliore architettura europea del 2015! Il riconoscimento è del Council on Tall Buildings and Urban Habitat (promosso da Illinois Institute of Technology, Chicago). «Le torri sono state costruite soprattutto per gli alberi; una casa per alberi, che ospita anche umani» sostiene Stefano Boeri, architetto progettista che ha lavorato con il suo team. Le torri sono alte rispettivamente 111 e 78 mt, ed ospitano 21.000 piante di oltre 100 specie, di queste 30 di alberi. Per il progetto si sono mobilitati esperti della sicurezza tanto che la tenuta delle piante è stata testata alla galleria del vento del Politecnico, e poi in Florida. In più alcuni cavi assicurano la stabilità delle piante più alte al vento. Per la manutenzione «La gestione è centralizzata.[...] L’intero sistema del verde è pensato come uno spazio comune, dove non sono possibili scelte individuali e per la manutenzione sono
state posizionate delle gru sui tetti". Per fare oggi qualcosa di innovativo bisogna avere grande coraggio che a Boeri non è mancato. Coraggio e voglia di trovare risposte a temi complessi. Per questo il mio plauso, il progetto è una novità assoluta con significati non solo tecnici ma anche simboloci di cui la città sente il bisogno.
Sergio Coppola 2015
L'idea quasi impossibile di Stefano Boeri, il "Bosco verticale" è stata premiata come migliore architettura europea del 2015! Il riconoscimento è del Council on Tall Buildings and Urban Habitat (promosso da Illinois Institute of Technology, Chicago). «Le torri sono state costruite soprattutto per gli alberi; una casa per alberi, che ospita anche umani» sostiene Stefano Boeri, architetto progettista che ha lavorato con il suo team. Le torri sono alte rispettivamente 111 e 78 mt, ed ospitano 21.000 piante di oltre 100 specie, di queste 30 di alberi. Per il progetto si sono mobilitati esperti della sicurezza tanto che la tenuta delle piante è stata testata alla galleria del vento del Politecnico, e poi in Florida. In più alcuni cavi assicurano la stabilità delle piante più alte al vento. Per la manutenzione «La gestione è centralizzata.[...] L’intero sistema del verde è pensato come uno spazio comune, dove non sono possibili scelte individuali e per la manutenzione sono
state posizionate delle gru sui tetti". Per fare oggi qualcosa di innovativo bisogna avere grande coraggio che a Boeri non è mancato. Coraggio e voglia di trovare risposte a temi complessi. Per questo il mio plauso, il progetto è una novità assoluta con significati non solo tecnici ma anche simboloci di cui la città sente il bisogno.
Sergio Coppola 2015