Comune di Castell'Arquato
A 33 chilometri da Piacenza, un angolo intatto di Medioevo, considerato tra i cento “Borghi più Belli d’Italia” la Rocca Viscontea si presenta attraverso colline e vigneti, con la sua imponente rocca.
Fu eretta nel 1342/1349, passa agli Scotti ed a Filippo Visconti. Il mastio, alto 42 metri, alla sua costruzione era isolato e centro della difesa urbana. Entra a fare parte del patrimonio degli Sforza dal 1466. Dal 1707 farà parte del Ducato di Parma e Piacenza.
Ad incoraggiare la visita a Castell'Arquato abbiamo l'invito del Comune: "La Rocca Viscontea di Castell'Arquato e tutti i Castelli del Ducato hanno bisogno di voi, ogni visitatore, ogni turista che entra in uno dei nostri manieri fa un viaggio nella bellezza e ci aiuta a tenere vivi e aperte rocche, fortezze, manieri. Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre".
Castell'Arquato, facilmente raggiungibile da Milano offre la splendida cattedrale con affreschi in buone condizioni ed un grande battistero in monolite di pietra dal richiamo orientale. Interessante la Chiesa di San Pietro, con la tomba del Conte di Santa Fiora e Marchese di Castell’Arquato, uomo d'armi. E' opera di Giovanni Battista Barbieri che lo eresse nel 1576. Il Conte Sforza, inginocchiato, in vesti romane, porta nella mano destra la mazza del comando; di lato le statue della Prudenza e la Fortezza.
Una lastra in marmo nero riporta l’epitaffio in latino:
“[...] Sforza Conte di Santa Fiora, il cui esimio valore, onorato dagli Spagnoli col Toson d’Oro, fu terrore per i Galli, per i Germani, per i Turchi, ma ornamento per l’Italia, posero questa epigrafe [...]".
Courtesy: Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato
14 Aprile 2019
A 33 chilometri da Piacenza, un angolo intatto di Medioevo, considerato tra i cento “Borghi più Belli d’Italia” la Rocca Viscontea si presenta attraverso colline e vigneti, con la sua imponente rocca.
Fu eretta nel 1342/1349, passa agli Scotti ed a Filippo Visconti. Il mastio, alto 42 metri, alla sua costruzione era isolato e centro della difesa urbana. Entra a fare parte del patrimonio degli Sforza dal 1466. Dal 1707 farà parte del Ducato di Parma e Piacenza.
Ad incoraggiare la visita a Castell'Arquato abbiamo l'invito del Comune: "La Rocca Viscontea di Castell'Arquato e tutti i Castelli del Ducato hanno bisogno di voi, ogni visitatore, ogni turista che entra in uno dei nostri manieri fa un viaggio nella bellezza e ci aiuta a tenere vivi e aperte rocche, fortezze, manieri. Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre".
Castell'Arquato, facilmente raggiungibile da Milano offre la splendida cattedrale con affreschi in buone condizioni ed un grande battistero in monolite di pietra dal richiamo orientale. Interessante la Chiesa di San Pietro, con la tomba del Conte di Santa Fiora e Marchese di Castell’Arquato, uomo d'armi. E' opera di Giovanni Battista Barbieri che lo eresse nel 1576. Il Conte Sforza, inginocchiato, in vesti romane, porta nella mano destra la mazza del comando; di lato le statue della Prudenza e la Fortezza.
Una lastra in marmo nero riporta l’epitaffio in latino:
“[...] Sforza Conte di Santa Fiora, il cui esimio valore, onorato dagli Spagnoli col Toson d’Oro, fu terrore per i Galli, per i Germani, per i Turchi, ma ornamento per l’Italia, posero questa epigrafe [...]".
Courtesy: Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato
14 Aprile 2019
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