Croce Copta. Etiopia
Conosciuta anche come croce ansata, croce egizia, croce di ankh croce di ekh.
La Chiesa copta fu fondata in Egitto nel I secolo. Il nome deriva dalla parola con cui gli antichi greci indicavano il popolo egiziano autoctono: Aigyptioi. La Chiesa copta ha origine dalla predicazione di San Marco, che scrisse il suo Vangelo nel I secolo e portò il cristianesimo in Egitto.
I primi monaci copti vissero in Egitto durante il IV secolo, molti di loro morirono come martiri. Il IV ed il V secolo furono caratterizzati dalla lotta tra le varie dottrine cristologiche.
Nel V secolo, tra il 431 e il 451, si consumò lo scisma della Chiesa copta dalla Chiesa latina e greca. Al Concilio di Efeso (431) le cinque grandi Chiese Madri (Gerusalemme, Alessandria, Roma, Antiochia e Costantinopoli) si erano trovate d'accordo nello stabilire “un'unione perfetta della divinità e dell'umanità di Cristo”. Al Concilio di Calcedonia (451), invece, fu adottata la formula delle “due nature in Cristo”. La Chiesa di Alessandria rifiutò questa definizione, seguita dalle chiese: apostolica armena, ortodossa siriaca e ortodossa d'Etiopia e (da quando faceva parte della Chiesa siriaca) Chiesa ortodossa malankarese. Queste chiese rimangono fedeli ai concili precedenti; per questo motivo vengono anche chiamate "pre-calcedonesi".
La Chiesa copta è stata una delle Chiese a soffrire di più dell'avanzata araba nel Nordafrica. Nonostante la legislazione islamica permettesse alle "religioni del Libro", cioè cristiani, ebrei e zoroastriani, di professare la propria fede, assegnando ai fedeli di altre religioni lo status di dhimmi, di fatto impediva le conversioni dall'islam al Cristianesimo.
Nella Chiesa copta il titolo di "Papa" spetta al Patriarca di Alessandria. Dopo più di quarant'anni di ministero di Shenouda III, (deceduto il 17 marzo 2012), ora il Patriarca è Teodoro II, 118º papa della Chiesa copto ortodossa. Il 4 novembre 2012, il suo nome è stato estratto a sorte da un bambino, la cui mano si dice sia guidata dal volere di Dio, al termine di una lunga liturgia nella cattedrale del Cairo.
S.C. Novembre 2020
Conosciuta anche come croce ansata, croce egizia, croce di ankh croce di ekh.
La Chiesa copta fu fondata in Egitto nel I secolo. Il nome deriva dalla parola con cui gli antichi greci indicavano il popolo egiziano autoctono: Aigyptioi. La Chiesa copta ha origine dalla predicazione di San Marco, che scrisse il suo Vangelo nel I secolo e portò il cristianesimo in Egitto.
I primi monaci copti vissero in Egitto durante il IV secolo, molti di loro morirono come martiri. Il IV ed il V secolo furono caratterizzati dalla lotta tra le varie dottrine cristologiche.
Nel V secolo, tra il 431 e il 451, si consumò lo scisma della Chiesa copta dalla Chiesa latina e greca. Al Concilio di Efeso (431) le cinque grandi Chiese Madri (Gerusalemme, Alessandria, Roma, Antiochia e Costantinopoli) si erano trovate d'accordo nello stabilire “un'unione perfetta della divinità e dell'umanità di Cristo”. Al Concilio di Calcedonia (451), invece, fu adottata la formula delle “due nature in Cristo”. La Chiesa di Alessandria rifiutò questa definizione, seguita dalle chiese: apostolica armena, ortodossa siriaca e ortodossa d'Etiopia e (da quando faceva parte della Chiesa siriaca) Chiesa ortodossa malankarese. Queste chiese rimangono fedeli ai concili precedenti; per questo motivo vengono anche chiamate "pre-calcedonesi".
La Chiesa copta è stata una delle Chiese a soffrire di più dell'avanzata araba nel Nordafrica. Nonostante la legislazione islamica permettesse alle "religioni del Libro", cioè cristiani, ebrei e zoroastriani, di professare la propria fede, assegnando ai fedeli di altre religioni lo status di dhimmi, di fatto impediva le conversioni dall'islam al Cristianesimo.
Nella Chiesa copta il titolo di "Papa" spetta al Patriarca di Alessandria. Dopo più di quarant'anni di ministero di Shenouda III, (deceduto il 17 marzo 2012), ora il Patriarca è Teodoro II, 118º papa della Chiesa copto ortodossa. Il 4 novembre 2012, il suo nome è stato estratto a sorte da un bambino, la cui mano si dice sia guidata dal volere di Dio, al termine di una lunga liturgia nella cattedrale del Cairo.
S.C. Novembre 2020