Antro della Sibilla. Cuma
Fu uno dei santuari più venerati dell'antichità, scavato, nella parte più antica, dai Greci nel V-IV sec. a.C., mentre l'ambiente terminale fu trasformato nella sua forma attuale nel IV-III sec.a.C. Scavata nel tufo questa galleria di forma trapezoidale, presenta sul fondo una camera rettangolare, con copertura a volta più alta e con tre grandi nicchie. Un vestibolo, posto sul lato sinistro, immette in una piccola aula divisa in tre celle più piccole: è l'oikos endotatos, la stanza oracolare,
il luogo dove la Sibilla pronunciava i vaticini. Nel I sec. dell'Impero il culto ufficiale della Sibilla Cumana cessò e l'antro servì in parte da cimitero per i Cristiani; tuttavia il ricordo dell'antico rito persisteva ancora nel IV sec. d C. I primi due tratti della galleria, di 17 m. e di 15 m. sono privi di copertura, la rimanente parte del dromos è invece ben conservata. L'Antro è stato portato alla luce nel maggio 1932 dall'archeologo Amedeo Maiuri, il quale, dopo sei anni di scavi, giunse alla scoperta del corridoio trapezoidale che Virgilio nell'Eneide descrive come "alto e solenne come un tempio".
La cosa sorprendente è che l'Antro della Sibilla Cumana" descritto da alcuni come una delle cinque meraviglie del mondo, è conosciuta da pochissmi.
Fu uno dei santuari più venerati dell'antichità, scavato, nella parte più antica, dai Greci nel V-IV sec. a.C., mentre l'ambiente terminale fu trasformato nella sua forma attuale nel IV-III sec.a.C. Scavata nel tufo questa galleria di forma trapezoidale, presenta sul fondo una camera rettangolare, con copertura a volta più alta e con tre grandi nicchie. Un vestibolo, posto sul lato sinistro, immette in una piccola aula divisa in tre celle più piccole: è l'oikos endotatos, la stanza oracolare,
il luogo dove la Sibilla pronunciava i vaticini. Nel I sec. dell'Impero il culto ufficiale della Sibilla Cumana cessò e l'antro servì in parte da cimitero per i Cristiani; tuttavia il ricordo dell'antico rito persisteva ancora nel IV sec. d C. I primi due tratti della galleria, di 17 m. e di 15 m. sono privi di copertura, la rimanente parte del dromos è invece ben conservata. L'Antro è stato portato alla luce nel maggio 1932 dall'archeologo Amedeo Maiuri, il quale, dopo sei anni di scavi, giunse alla scoperta del corridoio trapezoidale che Virgilio nell'Eneide descrive come "alto e solenne come un tempio".
La cosa sorprendente è che l'Antro della Sibilla Cumana" descritto da alcuni come una delle cinque meraviglie del mondo, è conosciuta da pochissmi.
|
|