Architettura del Mito ©. Mausoleo di Teodorico
Arte paleocristiana a Ravenna [520 d.C.]
Patrimonio Unesco dal 1996.
Le notizie più antiche sul monumento provengono da Anonimo Valesiano, che descrive tra il 546 e il 552 in un passo del Liber Pontificalis Ecclesiae Ravennatis di Andrea Agnello: “[…] monumento in pietre squadrate, opera di meravigliosa grandezza e peso […] un masso enorme per coprirlo, […]”. Abbiamo un’altra testimonianza di Artemidoro, che parla della presenza del monumento “dov’è la chiesa di Santa Maria ad Farum”. Il monumento ha destato grande interesse e già Antonio Sangallo il Giovane [1484-1546], architetto del Rinascimento ha lasciato un suo disegno su questa architettura. Andrea Palladio [1508-1580], influenzato dall’architettura greco-romana lo ha disegnato con molta cura. In particolare dal 1748 anno del recupero, esiste una ricca iconografia del mausoleo, lavoro di incisori e pittori che lo hanno riprodotto. Di questo monumento sono state pubblicate nel corso degli ultimi anni, dati in discordanza tra loro. Questo è stato il motivo che ha spinto un noto studio di Milano a ricostruirne le geometrie, con occhio da designer ed ingegneri esperti nel 3D. Nasce così una convergenza di interessi perché, una volta per tutte, con il contributo di idee, suggerimenti, opinioni, del mondo accademico, studiosi di storia medioevale e bizantina, nonché delle Istituzioni sui Beni Culturali, si arrivi a definire alcuni quesiti dimensionali. Si auspica che, con il contributo di tutti, questa architettura paleocristiana possa essere un po’ meno misteriosa.
10-02-2018
É nato un nuovo libro che parla di questo monumento e la sua relazione con la "Via della Seta":
STORIE SEGRETE SULLA VIA DELLA SETA
Arte paleocristiana a Ravenna [520 d.C.]
Patrimonio Unesco dal 1996.
Le notizie più antiche sul monumento provengono da Anonimo Valesiano, che descrive tra il 546 e il 552 in un passo del Liber Pontificalis Ecclesiae Ravennatis di Andrea Agnello: “[…] monumento in pietre squadrate, opera di meravigliosa grandezza e peso […] un masso enorme per coprirlo, […]”. Abbiamo un’altra testimonianza di Artemidoro, che parla della presenza del monumento “dov’è la chiesa di Santa Maria ad Farum”. Il monumento ha destato grande interesse e già Antonio Sangallo il Giovane [1484-1546], architetto del Rinascimento ha lasciato un suo disegno su questa architettura. Andrea Palladio [1508-1580], influenzato dall’architettura greco-romana lo ha disegnato con molta cura. In particolare dal 1748 anno del recupero, esiste una ricca iconografia del mausoleo, lavoro di incisori e pittori che lo hanno riprodotto. Di questo monumento sono state pubblicate nel corso degli ultimi anni, dati in discordanza tra loro. Questo è stato il motivo che ha spinto un noto studio di Milano a ricostruirne le geometrie, con occhio da designer ed ingegneri esperti nel 3D. Nasce così una convergenza di interessi perché, una volta per tutte, con il contributo di idee, suggerimenti, opinioni, del mondo accademico, studiosi di storia medioevale e bizantina, nonché delle Istituzioni sui Beni Culturali, si arrivi a definire alcuni quesiti dimensionali. Si auspica che, con il contributo di tutti, questa architettura paleocristiana possa essere un po’ meno misteriosa.
10-02-2018
É nato un nuovo libro che parla di questo monumento e la sua relazione con la "Via della Seta":
STORIE SEGRETE SULLA VIA DELLA SETA
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