Cripta di San Giovanni in Conca. XI secolo.
Il monumento situato in piazza Missori a Milano è ciò che è rimasto della basilica paleocristiana di San Giovanni in Conca, testimonianza di storia e arte milanese. Federico Barbarossa rase al suolo Milano nel 1162, anche la basilica fu distrutta per essere ricostruita negli anni seguenti.
Nel XIV secolo, fu inglobata nel recinto della dimora dei Visconti, la cosiddetta "Cà di can". Nel 1531 Francesco II Sforza donò la basilica all'ordine dei Carmelitani, che vi costruirono accanto il monastero, il campanile e fecero decorare l'interno e la facciata in stile barocco. Soppresso l'ordine Carmelitano nel 1782 la chiesa venne chiusa definitivamente nel 1808. Nel 1879 la Comunità Valdese, su delibera del Consiglio Comunale, edificava un nuovo tempio sui resti della chiesa. L'architetto Angelo Colla ne modificò la facciata in stile neogotico e la applicò obliquamente al corpo della chiesa, opportunamente accorciata. La nuova chiesa fu inaugurata l'8 maggio 1881, mentre il campanile fu demolito nel 1885. Tra il 1948 e il 1952, "esigenze imprescindibili di viabilità" indussero il Comune di Milano a demolire la basilica per costruire via Albricci - piazza Missori. Dell'antica basilica rimangono oggi solo l'unico esempio di cripta romanica originale esistente a Milano assieme alla cripta di San Vincenzo in Prato, e l'abside: elementi tipici del romanico milanese, presenti anche nella Basilica di Sant'Ambrogio e in quella di San Nazaro in Brolo.
Il monumento situato in piazza Missori a Milano è ciò che è rimasto della basilica paleocristiana di San Giovanni in Conca, testimonianza di storia e arte milanese. Federico Barbarossa rase al suolo Milano nel 1162, anche la basilica fu distrutta per essere ricostruita negli anni seguenti.
Nel XIV secolo, fu inglobata nel recinto della dimora dei Visconti, la cosiddetta "Cà di can". Nel 1531 Francesco II Sforza donò la basilica all'ordine dei Carmelitani, che vi costruirono accanto il monastero, il campanile e fecero decorare l'interno e la facciata in stile barocco. Soppresso l'ordine Carmelitano nel 1782 la chiesa venne chiusa definitivamente nel 1808. Nel 1879 la Comunità Valdese, su delibera del Consiglio Comunale, edificava un nuovo tempio sui resti della chiesa. L'architetto Angelo Colla ne modificò la facciata in stile neogotico e la applicò obliquamente al corpo della chiesa, opportunamente accorciata. La nuova chiesa fu inaugurata l'8 maggio 1881, mentre il campanile fu demolito nel 1885. Tra il 1948 e il 1952, "esigenze imprescindibili di viabilità" indussero il Comune di Milano a demolire la basilica per costruire via Albricci - piazza Missori. Dell'antica basilica rimangono oggi solo l'unico esempio di cripta romanica originale esistente a Milano assieme alla cripta di San Vincenzo in Prato, e l'abside: elementi tipici del romanico milanese, presenti anche nella Basilica di Sant'Ambrogio e in quella di San Nazaro in Brolo.
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