Leonardo Pisano Design
Matematico (1175 - 1235 circa)
Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, è l'uomo che dopo aver studiato in paesi arabi scrisse nel 1202 il "Liber abbaci" in latino e lo perfezionò nel 1228. Questo libro è stato fondamentale per l'occidente ed è ritenuto uno dei più importanti testi di aritmetica perché si parla del sistema numerico decimale indo-arabico, quando la numerazione in uso era romana e non si conosceva lo zero nel calcolo.
Il lavoro di Fibonacci interessa anche l'algebra, cosa nuova in occidente. Nel primo capitolo del manoscritto abbiamo il testo:
"Novem figure indorum he sunt 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Cum his itaque novem figuris, et cum hoc signo 0,
quod arabice zephirum appellatur, scribitur
quilibet numerus, ut inferius demonstratur".
Questa la traduzione:
"Ci sono nove figure degli indiani: 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1. Con queste nove figure e con il simbolo "0" (zero), che gli arabi chiamano "zephiro", qualsiasi numero può essere scritto, come dimostreremo".
Nell'immagine la spirale logaritmica di Fibonacci, dove ogni termine è dato dalla somma dei due precedenti. Il numero irrazionale la cui approssimazione è 0,618 noto come "numero Aureo", viene definito come il rapporto della sezione o proporzione aurea.
Tale rapporto è stato considerato, sin dalla sua scoperta, come rappresentazione della legge universale dell'armonia. La proporzione aurea fu molto utilizzata dagli antichi Greci come rapporto armonico nelle architetture (Partenone nell'Acropoli di Atene). Anche gli Egizi avevano costruito le piramidi utilizzando il rapporto aureo che fu anche utilizzato nel Rinascimento fino all'architettura contemporanea come il Palazzo delle Nazione Unite a New York.
Curiosità: una storia su Fibonacci
Amenità su Fibonacci
Matematico (1175 - 1235 circa)
Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, è l'uomo che dopo aver studiato in paesi arabi scrisse nel 1202 il "Liber abbaci" in latino e lo perfezionò nel 1228. Questo libro è stato fondamentale per l'occidente ed è ritenuto uno dei più importanti testi di aritmetica perché si parla del sistema numerico decimale indo-arabico, quando la numerazione in uso era romana e non si conosceva lo zero nel calcolo.
Il lavoro di Fibonacci interessa anche l'algebra, cosa nuova in occidente. Nel primo capitolo del manoscritto abbiamo il testo:
"Novem figure indorum he sunt 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Cum his itaque novem figuris, et cum hoc signo 0,
quod arabice zephirum appellatur, scribitur
quilibet numerus, ut inferius demonstratur".
Questa la traduzione:
"Ci sono nove figure degli indiani: 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1. Con queste nove figure e con il simbolo "0" (zero), che gli arabi chiamano "zephiro", qualsiasi numero può essere scritto, come dimostreremo".
Nell'immagine la spirale logaritmica di Fibonacci, dove ogni termine è dato dalla somma dei due precedenti. Il numero irrazionale la cui approssimazione è 0,618 noto come "numero Aureo", viene definito come il rapporto della sezione o proporzione aurea.
Tale rapporto è stato considerato, sin dalla sua scoperta, come rappresentazione della legge universale dell'armonia. La proporzione aurea fu molto utilizzata dagli antichi Greci come rapporto armonico nelle architetture (Partenone nell'Acropoli di Atene). Anche gli Egizi avevano costruito le piramidi utilizzando il rapporto aureo che fu anche utilizzato nel Rinascimento fino all'architettura contemporanea come il Palazzo delle Nazione Unite a New York.
Curiosità: una storia su Fibonacci
Amenità su Fibonacci
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