L’acqua che mangiamo
Ed. Ambiente. 2013
di Marta Antonelli e Francesca Greco.
Cos' è l’acqua virtuale? E' l' acqua necessaria a produrre cibi e beni di consumo. Le autrici, entrambe dottorande al King's College di Londra, membri del London Water Research Group, collaboratrici di UN-Water e dell'Unesco World Water Assessement Programme, hanno pubblicato il libro che riguarda la crisi idrica del pianeta e che stimola l'educazione, soprattutto dei giovani ad un consumo intelligente. Le autrici suggeriscono che l'industria alimentare indichi in etichetta sulle confezioni "l' impronta idrica", vale a dire quanta acqua è stata necessaria per produrre ciascuno dei cibi che consumiamo. Barilla per la pasta e Mutti per le conserve di pomodoro l' hanno già fatto, per sensibilizzare la pubblica opinione: l'Italia è il 3^ importatore del mondo di "acqua virtuale".
Tanto per capire meglio, sono 3500 i litri d'acqua che consumiamo con i cibi ogni giorno a fronte di 157 litri che scorrono dai nostri rubinetti di casa!
Ed ancora, i consumi:
- 4100 litri per una cena a base di carne
- 1500 litri per una cena vegetariana
- 3500 litri d'acqua servono a produrre un Kg. di riso
- 15000 litri occorrono per produrre Kg. 1 di carne
ed anche:
- 85% è la popolazione mondiale che vive in terre aride che coprono i 2/3 del del pianeta!
- 750 milioni di persone non hanno acqua potabile...
Questi dati sono argomenti sui quali riflettere per poter dare, ognuno di noi, un piccolo contributo al miglioramento del bilancio idrico.
Ed. Ambiente. 2013
di Marta Antonelli e Francesca Greco.
Cos' è l’acqua virtuale? E' l' acqua necessaria a produrre cibi e beni di consumo. Le autrici, entrambe dottorande al King's College di Londra, membri del London Water Research Group, collaboratrici di UN-Water e dell'Unesco World Water Assessement Programme, hanno pubblicato il libro che riguarda la crisi idrica del pianeta e che stimola l'educazione, soprattutto dei giovani ad un consumo intelligente. Le autrici suggeriscono che l'industria alimentare indichi in etichetta sulle confezioni "l' impronta idrica", vale a dire quanta acqua è stata necessaria per produrre ciascuno dei cibi che consumiamo. Barilla per la pasta e Mutti per le conserve di pomodoro l' hanno già fatto, per sensibilizzare la pubblica opinione: l'Italia è il 3^ importatore del mondo di "acqua virtuale".
Tanto per capire meglio, sono 3500 i litri d'acqua che consumiamo con i cibi ogni giorno a fronte di 157 litri che scorrono dai nostri rubinetti di casa!
Ed ancora, i consumi:
- 4100 litri per una cena a base di carne
- 1500 litri per una cena vegetariana
- 3500 litri d'acqua servono a produrre un Kg. di riso
- 15000 litri occorrono per produrre Kg. 1 di carne
ed anche:
- 85% è la popolazione mondiale che vive in terre aride che coprono i 2/3 del del pianeta!
- 750 milioni di persone non hanno acqua potabile...
Questi dati sono argomenti sui quali riflettere per poter dare, ognuno di noi, un piccolo contributo al miglioramento del bilancio idrico.