
Lettere edificanti e curiose di missionari Gesuiti dalla Cina [1702-1776]
GUANDA biblioteca La Fenice prima edizione 1993
su licenza della Longanesi & C.
Immagine di copertina: Ritratto dell'Imperatore Qianlong un'opera di Giuseppe Castiglione (1688-1766), detto padre Castiglione, pittore alla corte di Qing noto con il nome cinese di Lang Shining. Photo RMN / © Thierry Ollivier.
Nella missione scientifica di Pechino nell'anno 1730 I Mémoires de l’Académie erano sistemati in bella vista nella biblioteca del Pe-t’ang e furono persino tradotti in cinese da padre Parennin (era un gesuita francese che riusciva a comunicare con Dortous de Mairan, direttore dell’Accademia delle Scienze; passava del tempo perché la posta in quegli anni si spostava a cavallo.
BLOG: [email protected] - Milano 07-08-2022
nella Prefazione XVI si parla di come Padre Matteo Ricci aveva intuito che la via più sicura per entrare in Cina fosse quello della cultura. A titolo di chiarimento ricordiamo che padre Matteo Ricci giunse a Macao nel 1582 (pag. 188), capì che per essere accolti in Cina era necessario offrire il meglio della cultura europea all'imperatore, per questo i Gesuiti scrivevano e parlavano bene il cinese. Insieme ai gesuiti italiani c'erano fra i missionari alcuni gesuiti francesi cresciuti nella clima culturale de l' "Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences" pubblicata nel XVIII da Diderot e di Voltaire che sono stati interpreti e sostenitori dell'illuminismo, in Francia nel 1784. Immanuel Kant ci ricorda il motto illuminista: "Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! ".
GUANDA biblioteca La Fenice prima edizione 1993
su licenza della Longanesi & C.
Immagine di copertina: Ritratto dell'Imperatore Qianlong un'opera di Giuseppe Castiglione (1688-1766), detto padre Castiglione, pittore alla corte di Qing noto con il nome cinese di Lang Shining. Photo RMN / © Thierry Ollivier.
Nella missione scientifica di Pechino nell'anno 1730 I Mémoires de l’Académie erano sistemati in bella vista nella biblioteca del Pe-t’ang e furono persino tradotti in cinese da padre Parennin (era un gesuita francese che riusciva a comunicare con Dortous de Mairan, direttore dell’Accademia delle Scienze; passava del tempo perché la posta in quegli anni si spostava a cavallo.
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nella Prefazione XVI si parla di come Padre Matteo Ricci aveva intuito che la via più sicura per entrare in Cina fosse quello della cultura. A titolo di chiarimento ricordiamo che padre Matteo Ricci giunse a Macao nel 1582 (pag. 188), capì che per essere accolti in Cina era necessario offrire il meglio della cultura europea all'imperatore, per questo i Gesuiti scrivevano e parlavano bene il cinese. Insieme ai gesuiti italiani c'erano fra i missionari alcuni gesuiti francesi cresciuti nella clima culturale de l' "Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences" pubblicata nel XVIII da Diderot e di Voltaire che sono stati interpreti e sostenitori dell'illuminismo, in Francia nel 1784. Immanuel Kant ci ricorda il motto illuminista: "Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! ".