Mostra alla Fabbrica del Vapore
"Cina. La nuova frontiera dell’Arte"
Via Giulio Cesare Procaccini, 4, 20154 Milano
A cura di Vincenzo Sanfo.
"Presentare la Cina contemporanea è un’impresa ardua, le trasformazioni globali in corso sono ancora più evidenti in un Paese che per capacità e risorse vive e contribuisce al cambiamento in atto.
Avvalersi del punto di vista degli artisti, per raccontare la Cina, è una sfida che parte dal presupposto di riconoscere all’arte il pregio di lavorare su ambiti plurali, non solo nella scelta dei medium, ma nella stessa forma linguistica che porta il discorso oltre le evidenze della documentazione del reale, sul piano di una attenta analisi della cultura e dei valori di una civiltà millenaria.
La conoscenza dell’artista si traduce nella sua forma espressiva in consapevolezza e necessità di travalicare il consueto e l’ordinario per offrire sempre inedite visioni e prospettare nuove previsioni. Le opere d’arte contemporanee contengono sempre le suggestioni del passato, pur proponendosi nel presente quali progetti destinati al futuro. In questa doppia direzione spazio-temporale si muove la mostra, che cerca di proporre, opera dopo opera, il flusso del tempo presentando
una cinquantina di artisti che hanno un posto di rilievo in questa storia.
Alla curiosità del visitatore è quindi affidato il compito di interessarsi alla cultura cinese, di ripensare alla apparente dicotomia tra oriente e occidente, perché, se pur nell’enormità della distanza territoriale, con le sue vastità, le sue ricchezze, le sue utopie, la Cina di fatto è sempre stata qui. È stata meta di viaggi e commerci, come ha spiegato Marco Polo alla fine del Duecento e ancora Calvino il secolo scorso, ripercorrendo con la fantasia il viaggio del mercante veneziano. Sono in mostra, esplicitati o evocati i grandi temi del nostro tempo: le rivoluzioni e le crisi, il ruolo delle megalopoli, la sostenibilità ambientale, l’idea di libertà. L’arte contemporanea di questo deve occuparsi di qualsivoglia paese sia espressione. La mostra appartiene quindi agli obiettivi di internazionalizzazione di Milano, e si innesta in un luogo, Fabbrica del Vapore, prossimo a all’area di Paolo Sarpi, che da anni è già un centro di scambio commerciale interculturale.
La consapevolezza della condivisione di un futuro difficile, in un mondo sempre più collegato e controverso, rende necessaria questa ennesima apertura internazionale, all’insegna della consapevolezza che l’unicità di ogni cultura è un valore da finalizzare al bene collettivo".
La mostra è suddivisa in sei sezioni che ripercorrono l’arte cinese dalla Cina dell'ultimo imperatore fino ai movimenti legati all'astrattismo e al concettuale e testimonia l'interesse di Milano, città con sguardo internazionale, verso le tendenze culturali dell'oriente.
A presentare le loro opere i maestri Yin Kun o Xing Jun Qin, Ma Han, Xin Haizhou o il grande Xu De Qi. Una grande rilevanza è data anche alla presenza femminile fra cui l'artista Zhang Hongmei.
Prenotazioni: [email protected]
Tel. 351 8403 634 oppure 333 6095 192
"Cina. La nuova frontiera dell’Arte"
Via Giulio Cesare Procaccini, 4, 20154 Milano
A cura di Vincenzo Sanfo.
"Presentare la Cina contemporanea è un’impresa ardua, le trasformazioni globali in corso sono ancora più evidenti in un Paese che per capacità e risorse vive e contribuisce al cambiamento in atto.
Avvalersi del punto di vista degli artisti, per raccontare la Cina, è una sfida che parte dal presupposto di riconoscere all’arte il pregio di lavorare su ambiti plurali, non solo nella scelta dei medium, ma nella stessa forma linguistica che porta il discorso oltre le evidenze della documentazione del reale, sul piano di una attenta analisi della cultura e dei valori di una civiltà millenaria.
La conoscenza dell’artista si traduce nella sua forma espressiva in consapevolezza e necessità di travalicare il consueto e l’ordinario per offrire sempre inedite visioni e prospettare nuove previsioni. Le opere d’arte contemporanee contengono sempre le suggestioni del passato, pur proponendosi nel presente quali progetti destinati al futuro. In questa doppia direzione spazio-temporale si muove la mostra, che cerca di proporre, opera dopo opera, il flusso del tempo presentando
una cinquantina di artisti che hanno un posto di rilievo in questa storia.
Alla curiosità del visitatore è quindi affidato il compito di interessarsi alla cultura cinese, di ripensare alla apparente dicotomia tra oriente e occidente, perché, se pur nell’enormità della distanza territoriale, con le sue vastità, le sue ricchezze, le sue utopie, la Cina di fatto è sempre stata qui. È stata meta di viaggi e commerci, come ha spiegato Marco Polo alla fine del Duecento e ancora Calvino il secolo scorso, ripercorrendo con la fantasia il viaggio del mercante veneziano. Sono in mostra, esplicitati o evocati i grandi temi del nostro tempo: le rivoluzioni e le crisi, il ruolo delle megalopoli, la sostenibilità ambientale, l’idea di libertà. L’arte contemporanea di questo deve occuparsi di qualsivoglia paese sia espressione. La mostra appartiene quindi agli obiettivi di internazionalizzazione di Milano, e si innesta in un luogo, Fabbrica del Vapore, prossimo a all’area di Paolo Sarpi, che da anni è già un centro di scambio commerciale interculturale.
La consapevolezza della condivisione di un futuro difficile, in un mondo sempre più collegato e controverso, rende necessaria questa ennesima apertura internazionale, all’insegna della consapevolezza che l’unicità di ogni cultura è un valore da finalizzare al bene collettivo".
La mostra è suddivisa in sei sezioni che ripercorrono l’arte cinese dalla Cina dell'ultimo imperatore fino ai movimenti legati all'astrattismo e al concettuale e testimonia l'interesse di Milano, città con sguardo internazionale, verso le tendenze culturali dell'oriente.
A presentare le loro opere i maestri Yin Kun o Xing Jun Qin, Ma Han, Xin Haizhou o il grande Xu De Qi. Una grande rilevanza è data anche alla presenza femminile fra cui l'artista Zhang Hongmei.
Prenotazioni: [email protected]
Tel. 351 8403 634 oppure 333 6095 192
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